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Come proteggersi dalle zecche in montagna

C’è chi d’estate ama il mare, e chi invece anche durante la bella stagione non può rinunciare alla montagna: ma l’alta quota non è garanzia di assenza di zecche, e il rischio di essere attaccati da questo parassita può presentarsi per noi e i nostri amici a quattro zampe e coglierci impreparati.

Ma le zecche ci sono anche in montagna?

Ebbene sì: le zecche sono presenti anche in montagna, non solo a valle.

In generale, infatti, le temperature in cui vivono le zecche partono dai 7 gradi centigradi, e i loro habitat comprendono soprattutto boschi e foreste, ma anche in radure, parchi e si trovano persino in città, nei giardini.

I luoghi elencati non sono gli unici: è infatti possibile trovare zecche anche in montagna, contesto in cui la più rilevata è la cosiddetta zecca dei boschi, o Ixodes ricinus. Largamente diffusa in Europa e Nord Africa, Ixodes ricinus può adattarsi a vari habitat e sopportare condizioni ambientali molto diverse tra loro (si trova anche in Russia o nella penisola scandinava), anche se ha bisogno di un alto tasso di umidità. La zecca dei boschi è presente in tutta Italia, arrivando anche sulle Alpi che sugli Appennini.

Fino a che altitudine si incontrano zecche in montagna?

Le zecche, inoltre, sono state rilevate ad altitudini non indifferenti: almeno fino a 1500 metri ma, negli anni più caldi, se ne possono incontrare fino a 2000 metri. A causa dei cambiamenti climatici, infatti, negli ultimi anni le zecche sono state rinvenute a sempre maggiori altitudini.

Come evitare le zecche in montagna

Per fortuna gli amanti della montagna (e i loro amici animali) possono attuare alcune buone pratiche per evitare di essere punti da una zecca durante un’escursione:

  • Tenere un abbigliamento adeguato: indumenti aderenti, con maniche e pantaloni lunghi permettono di proteggersi meglio dai parassiti, e i colori chiari aiutano ad individuarli; 
  • Camminare nella parte centrale dei sentieri, lontano da vegetazione fitta, cespugli ed erba alta, e tenere vicino il proprio animale;
  • Fare diversi check durante l’escursione, soprattutto se si passa da zone di erba alta;
  • Cercare comunque di evitare zone di erba alta o sottobosco, ove possibile; è sconsigliato anche sedersi, sdraiarsi o appoggiare zaini direttamente sull’erba;
  • Effettuare un esame visivo e tattile della pelle e dei vestiti anche dopo l’escursione e prima di entrare in casa, sia su sé stessi che sul proprio animale, facendo ben attenzione a sentire se tra il pelo c’è qualche strana protuberanza tondeggiante.

Le zecche possono attaccarsi ovunque, e in particolare cercano punti del corpo dove la pelle è più sottile e calda, come le ascelle o il retro delle ginocchia, ma tra le zone preferite ci sono anche la testa, il cuoio capelluto e il collo, che sono dunque i punti da controllare con maggiore attenzione

Vale la stessa cosa per gli animali: le zone dove più spesso le zecche scelgono di mordere in questo caso sono la testa, la base delle orecchie, il padiglione auricolare, le labbra, i lati degli occhi, l’inguine e la coda.

Controllare frequentemente la presenza di questi parassiti sul corpo o sui vestiti può prevenire il morso, poiché l’ancoraggio della zecca sulla pelle richiede da 30 minuti fino a 4 ore; inizia a nutrirsi solo dopo 18-24 ore, restando attaccata all’ospite fino ad una settimana. Se si è stati morsi, o se lo è stato il proprio animali, consigliamo di rivolgersi subito a un medico o a un veterinario e di monitorare poi per circa un mese l’insorgenza di eventuali sintomi (tra i più comuni, macchie rosse o altri disturbi cutanei, febbre, mal di testa forte, dolori articolari o muscolari) e la zona della pelle che è stata morsa.

Come difendersi dalle zecche in montagna

Tutti questi accorgimenti diventano davvero efficaci solo se coadiuvati da un antiparassitario che faccia da repellente e impedisca alle zecche di avvicinarsi.

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