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Le punture di zanzara sono pericolose per la salute dei nostri animali domestici?

È arrivata l’estate, la stagione in cui le giornate si allungano, fuori fa caldo e si spalancano le finestre; le scuole finiscono, le vacanze sono alle porte e si ha ancora più voglia di godere degli spazi aperti, in compagnia. Eppure, con il caldo estivo arrivano anche loro: le zanzare.

Ammettiamolo, ci si sente sempre preda prediletta di questi insetti. Lo sapevi però che le zanzare rappresentano un fastidio non solo per le persone, ma anche per gli amici a quattro zampe, cani o gatti che siano?

Anche cani e gatti vengono punti dalle zanzare

Non c’è distinzione, quando si fa riferimento alle punture di zanzara: questi insetti, infatti, si cibano di sangue o, più precisamente, di alcune proteine essenziali per la produzione di uova, nutrendosi poi anche di nettare, di liquidi e di sostanze zuccherine.

Non tutte le zanzare però ci devono mettere in guardia; infatti, le uniche in grado di pungere sono le femmine, fornite di un apposito apparato boccale per lo scopo. Inizia, dunque, la caccia alle fonti di sangue: già, perché la zanzara femmina ha un “radar” che le permette di scovare le sorgenti di anidride carbonica (comuni appunto a tutti i mammiferi, animali domestici inclusi).

morso zanzara cane e gatto

Non è raro quindi trovare punture di zanzara sui cani e sui gatti, oltre che su se stessi.

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Le zanzare sono pericolose per cani e gatti?

SOS zanzare: preoccuparsi (o infastidirsi) sì, ma con la giusta moderazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, le zanzare, così come per gli uomini, non sono pericolose per i cani e per i gatti. Anche gli animali domestici fanno però i conti con rossore, gonfiore localizzato e prurito.

Ci sono, poi, dei casi in cui le zanzare possono essere veicolo di malattie pericolose, addirittura letali, come la filariosi. Dunque, prevenire è meglio.

La filariosi: la malattia trasmessa a cani e gatti dalle zanzare

La minaccia più grande per i nostri animali è la filariosi. Si tratta di una malattia trasmessa dalle zanzare e, in particolare, dalla temuta zanzara tigre che, pungendo cani e gatti, trasmette il parassita (larva), con conseguenze cardiopolmonari (Dirofilaria immitis) o cutanee (Dirofilaria repens). Attraverso il ciclo sanguigno, la filariosi nei cani e nei gatti raggiunge cuore e arteria polmonare, iniziando a proliferare (sino, anche, a 30 cm di lunghezza). 

Riguardo alle aree di diffusione, la filariosi è tradizionalmente presente nella Pianura Padana, ma anche nelle fasce pedemontane, in Sardegna e in Toscana. A causa del cambiamento climatico, molte zone dove non era presente la malattia ora ne sono invece colpite: la filariosi si è infatti estesa fino al Canton Ticino verso nord, così come nelle zone montuose e collinari di Umbria, Marche e Abruzzo. Sempre per quanto riguarda il centro-sud, la patologia è segnalata anche in Puglia e Lazio. 

Come si manifesta la filariosi nei cani?

Inizialmente spesso asintomatica, si palesa poi con problemi cardiaci, respiratori e, se grave, morte. Il gatto, prima ritenuto immune, può anch’esso essere infestato dalla filaria, ma pare meno sensibile e, quindi, meno a rischio di complicazioni.

Nello specifico, l’animale contrae l’infezione durante i mesi più caldi, quando iniziano ad apparire le zanzare, e cioè da aprile a ottobre. La prevenzione in questo senso è molto importante perché i sintomi possono apparire anche parecchio tempo dopo l’infestazione.

Il cuore del quattro zampe che ha contratto la filariosi è sottoposto a uno sforzo maggiore durante il processo di pompaggio del sangue, perché le arterie polmonari vengono ostruite dalle filarie; da qui, la comparsa dei sintomi, tipici dell’insufficienza cardiaca. Il cane apparirà dunque stanco e affannato, inizierà a tossire, perderà l’appetito e si mostrerà abbattuto e depresso. La filariosi, infatti, non colpisce solo il cuore, ma ha ripercussioni su tutto l’organismo, causando, oltre a problemi cardiaci, anche difficoltà respiratorie, disturbi neurologici e possibile accumulo di liquido nell’addome.

Per combattere la filariosi, la prevenzione è fondamentale; se, tuttavia, la malattia viene contratta, occorre recarsi subito dal proprio veterinario di fiducia e intervenire con una cura immediata, altrimenti l’animale potrebbe anche morire.  

Gatti e zanzare: cosa c’è da sapere

Anche se la filariosi colpisce più i cani, anche i gatti non ne sono immuni, sviluppando sintomi simili. I felini possono anche mostrare un’ipersensibilità alle punture di zanzara, che si manifesta solitamente con una brutta dermatite, accompagnata da croste e ulcere. Le zone più colpite del corpo dell’animale sono il naso e le orecchie (in particolare i padiglioni). L’ipersensibilità alle punture di zanzara può anche causare, nell’area interessata, gonfiore, alopecia e arrossamento della pelle. 

Attenzione, però: non sempre questi sintomi sono associati necessariamente alle punture di zanzara; per questo è importante che il veterinario effettui un esame completo, escludendo altre patologie cutanee. 

L’importanza della prevenzione e della protezione dalle zanzare

Niente scuse: la cosa giusta da fare non è correre ai ripari, ma prevenire le punture di zanzara su cani e gatti (e persone). Ricordiamo, infatti, che un gatto o un cane punto da zanzara potrebbe avere anche una reazione allergica (da trattare secondo le indicazioni del veterinario).

Come fare? Oltre a contattare il proprio veterinario di fiducia per scegliere insieme il trattamento anti-zanzare più efficace per il proprio animale, ecco alcuni consigli e accorgimenti per ridurre la presenza di zanzare in ambiente domestico. 

Si può, ad esempio, evitare la proliferazione degli insetti, eliminando i ristagni d’acqua presenti in recipienti e sottovasi (luoghi ideali per le larve di zanzara) o facendo installare delle zanzariere. 

Ma non solo: ci sono altri modi per difenderci dalle punture di zanzara, come ad esempio i prodotti ULTRASOUNDtech™ dedicati alle zanzare, tra cui ZeroZzz™AMBIENT e ZeroZzz AIR

I dispositivi emettono onde soniche che sono in grado di disturbare le zanzare femmina, creando un ambiente inospitale per l’insetto e costringendolo, quindi, a spostarsi altrove. 

Le onde soniche sono dannose per gli animali?

Assolutamente no. Si tratta di dispositivi innocui per gli animali domestici e per le persone (compresi i portatori di pacemaker o di altre apparecchiature salvavita).

Perché, dunque, non provare? Che sia un’estate felice, ma solo in buona compagnia!

Fonti

  1. Malattie trasmesse dalle zanzare: quali sono e come evitarle
  2. Attenti alle zanzare
  3. Profilassi primaverile: come proteggere cani e gatti da pulci, zecche e zanzare
  4. Filariosi nel cane: sintomi, prevenzione e cura